Εκκλησία

Βασιλική της Παναγίας της Ευαγγελίστριας του Vastato

12 ντόπιοι το προτείνουν,

Συμβουλές από ντόπιους

Adelaide
July 7, 2022
Important church with lot of paintings
Alberto
April 2, 2019
Eretto nel '400, l'oratorio assunse l'attuale aspetto barocco nella prima metà del Seicento, quando negli spazi delimitati dalle lesene e nel presbiterio furono inseriti i dodici grandi quadri per cui è famoso: non a caso è stato definito un museo della storia dell'arte genovese del '600, con opere dipinte da alcuni dei maggiori artisti liguri del tempo. La magnifica raccolta presenta firme ilustri: Giovanni Benedetto Castiglione, detto il Grechetto ("San Giacomo che abbatte i Mori"), G.B. Carlone ("San Giacomo apre le porte di Coimbra a re Ferdinando" e "Martirio di San Giacomo"), Valerio Castello ("San Pietro battezza San Giacomo"), Giovanni Domenico Cappellino ("Predicazione dell'apostolo"), Domenico Piola ("Martirio del santo"), Giovanni Lorenzo Bertolotto ("L'invenzione della spoglia") e Aurelio Lomi ("I figli di Zebedeo presentati a Gesù"). La quadreria è assai significativa anche perchè le tele rappresentano i momenti più importanti della vita e dell'iconografia di San Giacomo, e sono state donate da singoli o da gruppi di confratelli. Difatti la chiesa è sede di una delle confraternite che nel Sei e Settecento furono protagoniste - in un trionfo di stendardi, crocifissi e gruppi scolpiti coperti d'oro e argento - delle famose processioni delle "casacce". L'oratorio conserva pure una cassa d'organo e un gruppo processionale, entrambi opera del marsigliese H. Pellè, oltre a tre crocifissi e sei panconi settecenteschi. Descrizione delle opere Il numero di capolavori contenuti all'interno della chiesa dell'Annunziata è davvero impressionante; eccoli, divisi per comodità in settori e cappelle. Navata centrale Sopra la porta, "Ultima Cena", grande tela di Giulio Cesare Procaccini; ai lati, due "Profeti" variamente attribuiti ora a Gioacchino Assereto, ora ad Andrea Ansaldo o a Giulio Benso; sulla volta, "Epifania", "Ingresso in Gerusalemme" e "Orazione nell'orto", di Giovanni Carlone, e "Resurrezione", "Gesù appare alla Madre" e "Incoronazione di Maria" di G.B. Carlone. Navata destra Prima cappella: sulla parete destra, "Presepe" attribuibito al Moncalvo; su quella di fronte, in alto, "Agar e l'angelo" di Giovanni Andrea De Ferrari; sul soffitto, "Miracoli di San Bernardino", affreschi di G.B. Carlone; sulla volta esterna, "I santi Simone e Giuda evangelizzano i Persiani", altro affresco dello stesso Carlone. Seconda cappella: sull'altare, "Miracolo di San Bernardino" di G.B. Carlone; sulla parete destra, "Miracolo di San Bernardino", probabilmente di Aurelio Lomi; su quella sinistra, altro "Miracolo del santo" di G.B. Vicino e vari affreschi di G.B. Carlone; sulla volta esterna ancora un affresco di di G.B. Carlone, "San Matteo catechizza la folla". Terza cappella: sulle pareti laterali, "San Tommaso d'Aquino davanti al Crocifisso", di Domenico Piola, e "San Diego risana un fanciullo cieco" di Simone Barabino; in alto, a destra "Martirio di San Sebastiano, di G.B. Carlone, e a sinistra "San Gerolamo" di Bernardo Strozzi; sulla volta esterna, "San Giacomo battezza un pagano", affresco di G.B. Carlone. Quarta cappella: sull'altare, "San Luigi di Francia", pala di Giovanni Bernardo Carbone; sulle pareti, due "Scene della vita del santo", attribuite a Claudio Francesco Beaumont; sulla volta esterna, "Sant'Andrea che adora la Croce", affresco di Domenico Fiasella. Quinta cappella: sull'altare, "San Pietro d'Alcantara che adora la Croce", pala di G.B. Carlone; sulla parete destra "Beata Giovanna francescana", attribuita a Daniele Crespi; su quella sinistra "Madonna e santi" di Antonio Maria Piola (sopra, "Cena in Emmaus" attribuita allo Strozzi); sulla volta esterna, "Predicazione di San Paolo", affresco di Domenico Fiasella. Sesta cappella: sull'altare, "Annunciazione" di Domenico Piola; sulle pareti laterali, "Presentazione", "Visitazione" e un "Profeta" di Andrea Carlone; sulla volta esterna, "San Pietro risana uno zoppo", affresco di Gioacchino Assereto. Transetto destro Nella nicchia del grandioso altare barocco (contornato da quattro colonne tortili) "Sant'Antonio da Padova che adora il Bambino e angeli", gruppo ligneo policromo progettato da Pierre Puget; sulla volta, "Pentecoste, e nella lunetta sopra l'arco d'accesso alla cappella in cima alla navata, "Incredulità di San Tommaso", affresco di Giovanni Carlone. Cappella a destra della maggiore A sinistra, "Il beato Andrea da Spello trae acqua da una pietra", tela di G.B. Carlone; sull'altare di fronte, "Madonna", scultura marmorea di Leonardo Mirano (1618); su quello a destra, "San Domenico Soriano", pala di Tommaso Clerici (a sinistra, "I tre arcangeli" dello stesso); sulla cupola, affresco di G.B. Carlone. Cupola della crociera: "Assunzione di Maria", affresco di Andrea Ansaldo restaurato all'inizio del '700 da Gregorio De Ferrari. Presbiterio Sull'altare maggiore, "Crocifisso" di Giacomo Antonio Ponsonelli; sul soffitto, "Annunciazione" e "Assunzione", affreschi di Giulio Benso; sulle pareti laterali, "Presentazione di Gesù al tempio", affresco dello stesso, e "Disputa coi dottori", dipinta da G.B. Carlone su disegno del Benso. Cappella a sinistra della maggiore. A destra, "Presepe", tela di Luciano Borzone; sotto, "Madonna e santi", altorilievo marmoreo di Santo Varni; sull'altare di fronte, "Madonna col Bambino", marmo di Leonardo Ferrandina; sull'altare a sinistra, "Le Marie e Giovanni ai piedi della Croce" di Francesco Scotto; a destra, "San Pietro rinnega Cristo e Giuseppe spiega i sogni", di Bernardo Strozzi; a sinistra, "Nozze di Cana" e "Cristo alla colonna", forse di Luca Saltarello; affreschi di Giuseppe Isola. Transetto sinistro Nella nicchia sopra l'altare, "San Pasquale che adora il Santissimo", gruppo ligneo policromo del Maragliano; sulla volta e nella lunetta sopra l'arco d'accesso alla cappella di fondo, "Ascensione" e "Cena in Emmaus", affreschi di Giovanni Carlone. Navata sinistra Sesta cappella: "San Francesco d'Assisi che riceve le stimmate", gruppo ligneo settecentesco; più in alto, sul timpano, "Madonna", marmo di Taddeo Carlone; sulla volta esterna, "Abramo offre il pane e il vino a Melchisedech", affresco di Gioacchino Assereto. Quinta cappella: ai lati dell'altare, "Speranza" e "Carità", statue marmoree di Giacomo Antonio Ponsonelli; sulla volta esterna, "Rebecca al pozzo", affresco di Domenico Fiasella. Quarta cappella: sull'altare, "Immacolata" di Domenico Piola. Terza cappella: sulla parete destra, "Crocifisso" di Luca Cambiaso; su quella sinistra, "San Francesco battezza i Mori" di G.B. Carlone. Seconda cappella: sull'altare, "Transito di Santa Chiara" di G.B. Paggi. Prima cappella: sull'altare e a una parete laterale, due tele con "Martirio di San Clemente", di G.B. Carlone; sopra, "San Lorenzo" e "Santo Stefano", tele di Gregorio De Ferrari; sulla volta esterna, "Giosuè attraversa il Giordano", affresco (mutilato) di G.B. Carlone.
Eretto nel '400, l'oratorio assunse l'attuale aspetto barocco nella prima metà del Seicento, quando negli spazi delimitati dalle lesene e nel presbiterio furono inseriti i dodici grandi quadri per cui è famoso: non a caso è stato definito un museo della storia dell'arte genovese del '600, con opere…
Paola
March 2, 2018
Poco frequentata dai turisti, una piccola chicca tra le chiese della città.
Davide
February 25, 2018
All'interno della basilica si può ammirare l'imponente opera di Giulio Cesare Procaccini Ultima cena (1618), il dipinto più grande ospitato a Genova

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